Lavoratore sportivo
Sempre in riferimento alla riforma dello sport che sarà in vigore il prossimo 01 luglio 2023, ecco alcuni chiarimento sulla nuova figura del lavoratore sportivo:
Vengono proposte una serie di modifiche significative per quanto riguarda il lavoro sportivo e il volontariato. Queste includono l’innalzamento da 18 a 24 ore settimanali per la presunzione di rapporto di co.co.co. nell’area del dilettantismo, un procedimento amministrativo di silenzio assenso per l’autorizzazione al lavoro sportivo dei pubblici dipendenti, e la possibilità di rimborsare le spese dei volontari fino a un importo di 150 euro mensili.
Per i direttori di gara e altre figure simili, viene stabilito che per ogni singola prestazione non sarà necessario stipulare un contratto di lavoro, ma sarà sufficiente la comunicazione o designazione dell’organismo affiliante competente. Le informazioni sulle prestazioni saranno poi comunicate all’INPS, all’INAIL, all’Ispettorato nazionale del lavoro e al RAS.
Viene riconosciuta la possibilità di rimborsi forfettari per le spese sostenute dai direttori di gara e figure simili, fino a un limite di 150 euro mensili, a condizione che l’organo sociale competente deliberi sulle tipologie di spese e le attività di volontariato per le quali è ammessa questa modalità di rimborso.
La prestazione del lavoratore sportivo deve essere resa a favore di un soggetto dell’ordinamento sportivo. Questo conferma la possibilità di utilizzare la disciplina speciale non solo quando la prestazione sia resa a enti sportivi dilettantistici ma anche a tesserati.
Infine, vengono esclusi dalle norme agevolative coloro che forniscono prestazioni nell’ambito di una professione la cui abilitazione professionale è rilasciata al di fuori dell’ordinamento sportivo e per il cui esercizio devono essere iscritti in appositi albi o elenchi tenuti dai rispettivi ordini professionali.